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Neve d'Estate, Una triste storia...

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†Sweet Kikyo†
view post Posted on 25/5/2008, 16:14




Questo è un racconto che ho scritto poco tempo fa...mi piacerebbe diventare una scrittrice!! :luccic: Mentre scrivevo la fine mi sono messa a piangere da sola...T_T' che scema!! Buona lettura!!

Part 1

In apparenza era un giorno come un altro. Non potevamo immaginare che di lì a poco le nostre vite sarebbero state sconvolte. La dolce quiete che aveva sempre cullato il nostro piccolo villaggio sarebbe stata piegata come un giunco sotto la forza del vento...e io sarei stata sradicata come una quercia che pensava di essere abbastanza forte da poter sconfiggere l'uragano. Io, Shinta e Tooru eravamo sempre insieme. Non ci poteva separare nessuno, almeno così pensavamo. Finchè quel giorno arrivò e fu la fine di un sogno.
<<reika!>>
Mi voltai in direzione della voce familiare.
<<ciao Shinta>> gli risposi andandogli incontro.
Ricordo che era un periodo in cui le giornate erano particolarmente calde pur essendo agli inizi di marzo. Shinta aveva invitato me e Tooru nella sua casa, come tutte le domeniche.
<<tooru non è ancora arrivato?>> chiesi mentre varcavo l'enorme portone d'ingresso.
<<ah...no>> sembrava ansioso, non capii il perchè, ma decisi di non indagare oltre.
<<come al solito arriverà in ritardo fra mille scuse!>> commentai. Lui rise. Ci accomodammo nei divani di pelle laccata nel salotto principale aspettando che Tooru arrivasse. Dopo due ore la governante della famiglia di Shinta entrò annunciando il ragazzo.
<<ciao!>> Tooru entrò con il sorriso stampato in faccia, tipico di chi vorrebbe avere un'aureola splendente sulla testa, ma che in realtà non la merita affatto.
<<mmh...>> mugugnammo io e Shinta in risposta. Parve intuire il nostro disappunto e si lancò in mille scuse.
<<oh ragazzi, mi dispiace...davvero! E' che...>> seguì una serie di giustificazioni assurde.
<<ok ok...abbiamo capito>> dissi io. Shinta era un ragazzo serio, studioso, bello e anche molto ricco. Riscuoteva molto successo tra le ragazze, ma lui diceva sempre che non gli interessava e che già faceva fatica a sopportare me. Tooru invece è sempre stato il tipico bulletto ribelle. Molto allegro, un po' stupido e maleducato, ma sapeva essere molto dolce. Anche lui era molto corteggiato. Invece io...non ero di certo degna di essere chiamata "ragazza". Con il mio comportamento da maschiaccio rognoso tenevo a distanza tutti i ragazzi che mi si avvicinavano. Proprio un bel trio.
<<ehi...si è fatto tardi. Devo tornare a casa>> dissi alzandomi.
<<shinta mi dispiace se il ritrovo domenicale è andato a monte...è colpa mia.>> si scusò ancora Tooru.
<<tranquillo...tanto va sempre a monte...>>
<<eh...ed è sempre colpa mia...>>
<<cosa te lo fa pensare...?>> domandò Shinta sarcasticamente.
<<ecco. Ah, Reika! Ti accompagno aspettami>> mi urlò Tooru mentre mi dirigevo verso la porta. Salutammo Shinta e uscimmo nel tepore della notte.
<<chissà quando finirà questa strana stagione...>> commentò Tooru.
<<non so...ma non mi piace...volevo la neve>>
<<hai ragione...ogni cosa deve avere il suo tempo...>>
<<parli dome Shinta adesso?>> gli domandai stupita. Lui mi guardò e subito dopo scoppiammo a ridere. Con Tooru era sempre stato così. Avendo il carattere ribelle entrambi non avevamo mai problemi nel dirci le cose in faccia. Ma, ancora adesso, non riesco a capire perchè non mi accorsi prima di ciò che provavo per lui...sarebbe stato molto meno doloroso.


Part 2

Non ricordo bene quando iniziò tutto. Quell'amore, così puerile e insicuro, non aveva avuto una data d'inizio. Ma la data di fine arrivò presto, prima di quanto pensassi...e sbriciolò tutto. Come un castello di carte costruito con tanta premura e fatica che alla minima distrazione crolla lasciandoti un vuoto dentro. Tuttavia in quei giorni, per me, Shinta era tutto.
<<ah...che ore sono?>>, domandò Tooru durante l'ora d'inglese.
<<mancano cinque minuti>> gli bisbigliai. Ogni giorno, alla ultima ora, io e Tooru non vedevamo l'ora di uscire. Per noi la scuola era l'equivalente di una prigione in cui ti servono piatti a base di noia mortale e ramanzine da cui non si poteva sfuggire. Eppure c'era gente come Shinta che si godeva le lezioni fino all'ultimo minuto. Per questo i loro voti erano tendenti al massimo. Quando finalmente suonò la campanella, io e Tooru ci fiondammo verso l'uscita ad una velocità supersonica per poi fermarci all'ingresso ad aspettare Shinta che, come al solito, non aveva fretta di abbandonare l'edificio scolastico.
<<eddai Shinta. Muoviti!>> gli urlò Tooru.
<<mmh>> mugugnò in tutta risposta.
Più tardi al parco, in cui eravamo soliti riunirci tutti i pomeriggi, Tooru ci diede una notizia inaspettata che non piacque a nessuno.
<<forse avrei dovuto dirvelo prima>> iniziò, fissando il pavimento. Ci fecimo più attenti alle sue parole.
<<l'agenzia per cui lavora mio padre gli ha offerto un nuovo posto di lavoro...in Inghilterra...>>
Sapevo già cosa stava per dire. Era scontato.
<<...partiamo con il volo di domani>> concluse senza staccare gli occhi da terra. Avevo capito bene allora, ma sentirlo da lui, mi fece un' altro effetto. Fece male, come una scarica elettrica che attraversa il corpo. L'unico che sapeva farmi sorridere nei momenti più bui, l'unico che era sempre stato al mio fianco, l'unico a cui avrei affidato la mia stessa vita...sarebbe uscito di scena. Non l'avrei più rivisto. Qualcosa cominciò a scendermi per le guance, lentamente. L'impavida Reika che non conosceva il significato della parola "lacrime" si ritrovò in ginocchio a piangere. Sentivo gli occhi dei ragazzi puntati su di me.
<<reika...>> Tooru si accucciò davanti a me e mi strinse forte. Cominciai a tempestare di pugni il suo petto, urlando:
<<perchè?! Come puoi andartene a fare la bella vita...fuggire...e abbandonarci qui...tu...tu...>> scossa dai singhiozzi non riuscii più a pronunciare una parola. Lui incassava i colpi, immobile. Senza dire nulla. Lo sguardo sempre basso, ma riuscivo a scorgere quella luce triste che ultimamente vedevo lampeggiare spesso nei suoi occhi. Poi Shinta si alzò raccogliendo le sue cose.
<<io devo andare. E' tardi>> disse.
Quelle parole superficiali e il tono noncurante nella sua voce mi colpirono come uno schiaffo dritto in faccia. Mi alzai anchio.
<<shinta...?>>
<<eh?>>
Il pugno lo colpì sul naso e lo stese per terra. Non era la prima volta che picchiavo qualcuno seriamente, ma in quel colpo ci misi tutta la rabbia che avevo accumulato.
<<sei diventata scema?!>>, mi urlò cercando di fermare l'emorragia.
<<come puoi rimanere impassibile anche in momenti del genere?! Non ti importa che Tooru si trasferirà dall'altra parte del mondo...non ti interessa...hai cose più importanti a cui pensare, vero?!>>
<<smettila>> ringhiò. Ma era troppo tardi. Ormai la diga era crollata e il fiume di parole non si sarebbe fermato.
<<sei un insensibile...per te noi siamo solo un passatempo...dei giocattoli! Se ne perdi uno puoi sempre comprarne un altro>>
<<basta adesso!>> la sua voce furiosi rieccheggiò nell'aria e mi zittì all'istante.
<<e' inutile che ti metti ad urlare Reika! E' stata una sua scelta!>>
<<mi sono innamorata di un'idiota>> bisbigliai. Lo vidi sgranare gli occhi, pietrificato. Mentre Tooru guardave altrove, la notizia non lo aveva stupito. Girai i tacchi e me ne andai lasciandoli soli alla fioca luce del tramonto.


Part 3

Mi rigirai tra le lenzuola appiccicate al corpo per via del sudore. Avevo passato tutta la notte in bianco perchè, quando chiudevo gli occhi, vedevo il viso triste di Tooru. Il suo aereo era già decollato da un pezzo. Lui era già lontano, da qualche parte nel cielo. Non ero nemmeno riuscita a salutarlo come si deve e questo mi pesava. Avevo bisogno di una passeggiata che mi rinfrescasse le idee, così mi vestii e uscii di casa. I miei pensieri corsero finchè non arrivarono a Shinta. Gli avevo confessato tutto, e me ne pentivo. Uno del genere non poteva meritare l'amore di nessuno.
<<sarebbe stato meglio se fosse partito lui, invece che Tooru>> bisbigliai. E subito sgranai gli occhi per ciò che avevo detto. Poi sentii una vocina provenire da chissà dove, forse dalla mia coscenza.
<<reika...chi era presente e chi ti ha consolato quando è morto tuo padre?>>
<<tooru>> risposi automaticamente.
<<chi ti ha sostenuto in ogni situazione?>> continuò la voce.
<<tooru>>.
<<di chi non potresti mai fare a meno?>>
<<di tooru>>.
Man mano che andavo avanti i miei occhi si riempivano di lacrime e qualcosa mi opprimeva. Qualcosa a cui non avevo mai dato peso.
<<un'ultima domanda, reika. Di chi sei innamorata?>>.
A quella domanda scoppiai e mi accasciai a terra. La vocina smise definitivamente di parlare e tornò da dove era venuta. Per tutto questo tempo, per tutti questi anni, ho rincorso un'illusione e non mi sono curata della realtà. E ora quella realtà stava volando verso un altro contintinente. Senza neanche rendermene conto mi ritrovai a correre verso casa, ignorando i passanti e gli incroci. Ignorando le voci di protesta e i clacson. Quando finalmente raggiunsi il telefono in cucina, due braccia mi bloccarono.
<<mamma! Lasciami, io...>> cercai di divincolarmi, ma invano.
<<reika! Calmati! Ascoltami...>>
<<no, mamma! Devo chiamarlo! Devo chiamare Tooru...devo dirgli che...>>
<<e' morto, Reika! E' morto! Non puoi chiamarlo!>> urlò.
Io mi fermai di colpo e la fissai. In quel momento notai che aveva il volto rigato di lacrime.
<<cosa stai...?>>
<<l'aereo su cui viaggiava lui e la sua famiglia ha incontrato una tempesta...e si è schiantato in Cina>>.
<<non è vero...>> sussurrai. Cercando di convincere più me stessa che lei. In un lampo vidi il volto triste di Tooru e poi...buio.

Final Part

Da allora passò un mese, e ancora non accettavo che Tooru non ci fosse più. Proprio quando avevo compreso i miei veri sentimenti, lui aveva lasciato per sempre questo mondo. La notizia si era diffusa in tutto il villaggio, tutti sapevano della morte della famiglia di Tooru. Quando camminavo per le strade sentivo addosso sguardi di compassione e di dispiacere. Lo stesso succedeva a Shinta. Ma con lui, dal giorno al parco, non avevo più parlato.
<<reika...>> mi voltai e lo vidi avanzareverso di me. La testa china e gli occhi che fissavano le scarpe.
Mi trovavo alla spiaggia, passavo gran parte del mio tempo ad osservare il cielo. Non mi stupii affatto di vederlo.
<<shinta...che vuoi?>> parlai senza staccare gli occhi dalle stelle.
<<senti io...mi dispiace. Per tutto quel casino. Mi importava eccome della sua partenza, solo...>>
<<...solo che hai voluto fare il duro>>, conclusi per lui.
Annuì e si sedette vicino a me.
<<dispiace anche a me, Shinta>>
<<lui era innamorato di te, sai?>>
<<sì, lo so>>. Sentii una fitta al petto.
<<e tu amavi lui non me...>>
Un'altra fitta forse più dolorosa della precedente. Feci per rispondergli, ma un luccichio nell'aria attirò la mia attenzione. Un'altro. E un'altro ancora. Strizzai gli occhi e cercai di capire cosa fosse, ma le parole di Shinta agirono prima.
<<nevica!!!>> urlò. Aveva un'espressione sbalordita talmente realistica che mi fece pensare che fosse impazzito.
<<nevica?!>>
<<ehi, non sono pazzo! Nevica veramente!>>
Aguzzai la vista e vidi dei piccoli fiocchi bianchi scendere dal cielo e posarsi sulla sabbia.
<<eh già! Ma siamo in piena estate...non...>> mi zittii. Era un momento unico e decisi di non rovinarlo con le mie solite polemiche. Così, io e Shinta, ce ne stavamo sotto il cielo trapuntato di stelle che ci regalava qualcosa di meraviglioso. Il silenzio diceva più delle parole e, nella quiete di quel momento, sentii la voce di Tooru...quella voce che mi sarebbe mancata per tutta la vita.
<<sii felice, reika...e non pensare a me come una parte dolorosa del passato, ma come il più dolce dei ricordi. E fa che regni sempre dentro di te>>.
Da quella volta, nella stessa notte di ogni anno, si ripeteva quello strano fenomeno. Ed ogni volta, sotto la neve d'estate, sentivo la voce ti Tooru sussurrarmi quelle parole.


The End
 
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view post Posted on 16/10/2008, 16:44
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Ma che triste, terribilmente triste... :depress: Però è scritto molto bene, brava! :risatina:
 
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