Cristian Posocco |
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| Per prima cosa: tutti i nostri manga e manhwa hanno sempre avuto questo prezzo, non è mai stato cambiato in quattro anni, e non è detto che non si possa scendere un po', in futuro, se si creeranno le condizioni adatte. La prima condizione a stabilire il prezzo di un fumetto è il canale di distribuzione: i fumetti che escono in edicola possono essere venduti a un prezzo inferiore, quelli distribuiti solo in fumetteria invece necessitano un prezzo maggiore, visto che il bacino d'utenza è più ristretto; allo stesso tempo però la distribuizione in edicola presuppone dei sistemi di stampa che non consentono una cura qualitativa del prodotto paragonabile agli albi stampati solo per le fumetterie; e, in più, il circuito delle edicole è intasato e molto rischioso. Quando il presidente Giampaolo Saetti decise di cominciare a pubblicare fumetti asiatici, per sfruttare la lunga esperienza maturata collaborando coi più grandi editori "storici" del settore, intuì che era impossibile competere fin da subito come visibilità ai due grandi "colossi" che monopolizzano le edicole, e decise che Flashbook avrebbe puntato soprattutto sulla qualità, fattore che ancor oggi ci distingue dalla media degli editori. Però per poter sopravvivere in questo mercato e con questa cura editoriale sono necessari prezzi forse non proprio popolari. L'alternativa è chiudere baracca e andare a zappare la terra. Certo, ci sarà sempre chi penserà che sarebbe meglio, chi preferisce pagare meno indipendentemente dalla qualità, ma esiste anche chi preferisce pagare di più per avere un prodotto migliore. E finché l'Italia sarà un paese democratico è giusto che ci sia anche chi si rivolge a questi secondi. Faccio notare infine che altre case editrici ben più grandi e note di noi ultimamente praticano prezzi più alti dei nostri nelle loro edizioni solo da fumetteria; e che in tutti gli altri paesi occidentali, Francia, Germania, America eccetera, i manga costano ben di più.
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