Three, di Fuyumi Souryo (GP Publishing)

COn una lacrimuccia ho accolto la morte di Jay e il suicidio conseguente di Shiori, mentre mi ha fatto molto piacere vedere l'evoluzione di Kei e Rino sia come persone che nel loro rapporto.
Finalmente Kei riesce a stare a casa con la madre e ad accogliere con un sorriso le critiche della nonna (non che gli facciano meno male, però comunque è un modo di affrontare la situazione). Inoltre sono sicura che il diventare vocalist gli farà prendere ancora più coscienza di sè, visto che finalmente non avrà più uno strumento che filtrerà i suoi sentimenti.

Per quanto riguarda Rino, sono contenta che con il cambio della timbro vocale sia riuscita ad acquisire un po' di sicurezza in più, e ancora di più che molto probabilmente anche lei riuscirà a breve ad entrare nel mondo della musica..

anzitutto non posso non dire che è stato un volume tristissimooo.. non mi aspettavo per nulla la morte di Jay e Shuri..la loro morte mi ha proprio scossa..devo dire che in questo volume sono davvero entrata nel manga.. certo che la scritta sul muro lasciata da Jay è stata troppo..troppo in tutti i sensi..dolce e allo stesso tempo triste..
a parte ciò finalmente Rino e Kei hanno fatto pace e dalle scene finali sinceramente spero che vivranno in quella casa!! sicuramente sono cresciuti entrambi e sono contenta che Rino abbia trovato la voce che voleva!ad ogni modo sono davvero molto legati tra di loro e mi piace molto vedere la loro crescita..

anche io mi aspettavo la morte di Jay già dal colpo di tosse.. sebbene avevo già avuto un brutto presentimento già da quanto Jay ha traballato un pò dopo la discussione con Kei..invece anche se Shuri aveva fatto quel discorso a Rino sull'anello in effetti non so perchè ma non avevo proprio pensato che potesse suicidarsi..

come mai Kei e Rino ti danno una sensazione di "finto"?magari appunto è solo una tua sensazione però ero curiosa perchè a me non danno questa impressione.. anche appunto per il fatto che questo manga riesce a far entrare nella storia e proprio tutte le dinamiche tra i vari personaggi(in questo caso tra Kei e Rino) mi fanno proprio vedere come effettivamente stiano crescendo pian piano superando tutte le difficoltà.. a questo proposito volevo giusto notare che alla fin fine i due ragazzi riescono a parlare tra di loro e ad essere sinceri..una cosa che in genere non è facile,però loro ci riescono e forse è proprio per questo che alla fine riescono a stare insieme..

che tristessssaaaaaaa! ç____ç E' stato davvero un volume toccante, con una nostalgia e uno strazio che sin'ora solo Nana era riuscita a farmi provare leggendo.

Mi è spiaciuto tantissimo per Shuri e Jai, li ho trovati entrambi due personaggi splendidi, ben caratterizza, veri, ma soprattutto un punto fondamentale sia per Rino che per Kei. Adesso che loro se ne sono andati credo che entrambi abbiano perso dei punti di riferimento importanti, ma credo che Shuri e Jai abbiano insegnati ai nostri protagonisti a non ripetere i loro stessi errori e a sostenersi a vicenda. Insomma, penso che d'ora in avanti qualsiasi siano le dificoltà in arrivo credo che Rino e Kei sapranno sostenersi...o almeno spero!

ad ogni modo da una parte riesco a capire il tuo punto di vista,anche se appunto io non ho avuto molto quest'impressione..nel senso che è vero che riescono a risolvere i loro problemi e guardando dall'esterno sembra un pò irreale,però nonostante quest'osservazione l'ho fatta per altri manga con questo forse sono entrata troppo dentro la storia e non me ne sono resa conto! poi forse è anche per il fatto che loro stanno crescendo anche in età e fisicamente quindi la vedo come una loro evoluzione personale..anche se da una parte mi aspettavo che sarebbero sorti maggiori problemi tra di loro..riescono davvero a risolvere tutto(o quasi) senza fare dei grandissimi litigi o allontanandosi un pò.. in conclusione credo di aver capito il tuo punto di vista..

Rino e Kai si sarebbero dovuti separare ognuno per seguire la propria strada,

che il percorso musicale dei Nitty Gritty, lungo 2 anni, sia stato trattato così brevemente, soprattutto visti gli interessantissimi inizi XD Mi sarebbe piaciuto che il tutto venisse approfondito di più, soprattutto visto che il chitarrista viene adesso proposto come "terzo incomodo" tra Rino e Kei! Non vorrei mai che anche lui facesse la fine di Ryu, di fatto un terzo incomodo fittizio a totale dimostrazione che, per quanto il destino ci si metta, Rino e Kei sono destinati a stare insieme 4ever *mi sento molto moccia in questo momento*

mi è piaciuto davvero molto lo sviluppo psicologico del loro rapporto che coinvolge la musica. Il fatto che Rino non sappia rinunciare alla musica per amore e che anzi cerchi nel suo lui uno stimolo e una persona che come lei ami la musica l'ho trovata una cosa molto bella, anche perchè cmq Rino non è un'insensibile, lei ci sta male, ma ha il coraggio di ammettere che il suo amore per la musica è più forte di tutto.

Kei invece mi ha un po' sorpreso. Nella sua vita ne ha passate tante e di sicuro tutte le sue disavventure gli hanno fatto cambiare percezione del mondo della musica, ma che arrivasse a compare Saiga per avere una casa di produzione e il successo mai me lo sarei aspettato, come mai mi sarei aspettata che si sarebbe messo a cavalcare gli scandali giornalistici senza il minimo scrupolo nè tentennamento. Lui accusa Rino di essere un'idealista, ma secondo me Rino è quello che lui ha smesso di essere, forse amareggiato dalla vita e per questo la attacca ancora di più.

Fino alla fine mi aspettavo che Kei bruciasse, non so perchè ma dal primo volume ero convinta che Kei avrebbe fatto una brutta fine..Invece il terzo morto non è lui, ma il suo amico.Vi confesso che mi è uscita una lacrimuccia, anche se ero pronta alla morte di qualcuno.. Quel ragazzo mi stava simpatico..
Comunque, il finale è un pochino forzato secondo me..O forse è vero che i giapponesi hanno la pazienza di Giobbe e che sono disposti ad aspettare in eterno.Ma se fossi stata al posto di Hitoshi io avrei sbroccato un pochino..E' anche vero che Rino è sempre stata molto decisa! Che bel carattere il suo..

scommentavo su un'abbandono della carriera musicale di Kei, o forse di Rino. Sono rimasta a bocca aperta invece quando, loro che si erano ritrovati da così poco, dopo una lunga separazione e con non pochi problemi, hanno deciso di separarsi ancora. O___O Letteralmente senza parole.

Eppure nonostante lo sgomento l'ho trovata una scelta logica, coerente con il loro modo di vivere la musica. Probabilmente dovevo sospettarlo quando Rino, parlando con Uzui, aveva ammesso chiaramente che lei non era in grado di stare nell'ombra di Kei. Vi confesso che per un momento non ho visto un lieto fine alla loro storia d'amore.

E invece la fine c'è, ma è stata subordinata al successo internazionale di Kei e alla scelta di Rino di uscire dal ristretto mercato giapponese. Concordo con Micia, l'ultimo volume raccoglie molte, troppe cose e secondo me un volume in più per spiegare questi passaggi e i 5 anni di separazione ci sarebbe stato bene.

Finalmente dopo tanto ho letto questa serie. All'inizio non volevo prenderla perchè non mi piacciono le storie ambientate nel mondo dello show bisness ma mi sono fidata dell'autrice e ho deciso di acquistata completa.
La storia è commovente e articolata: mi ha appassionato, un volume tira l'altro e l'ho letta tutta d'un fiato (più o meno). Però non mi ha soddisfatto a pieno....
I disegni sono meno curati rispetto a mars ma dato che è una serie precedente c'era da aspettarselo. Le copertine non mi son piacciute molto: sono troppo scure ed i personaggi non assomigliano molto ai protagonisti (in particolare la protagonista Rino è totalmente diversa). So che non è una cosa rilevante ma in genere è la copertina a catturarela mia attenzione (ora prima di fare acquisti valuto anche la trama ma quando ho cominciato a collezionare manga la copertina era un fattore fondamentale nel determinare un acquisto!).
Cmq la cosa che mi ha lasciata perplessa e un po' delusa è che per certi aspetti mi è sembrata “la brutta copia” di mars (anche se so che è brutto dirlo!): alcuni elementi e compenenti spicologiche dei protagonisti li rivediamo in entrambe le serie come ad esempio kei che è cresciuto senza il vero padre e non si è mai inserito nella sua famiglia, i genitori che contrastano ciò che lui desidera fare e si scopre perchè questa è una caratteristica eraditata dal padre naturale e la quale ha portato disgrazia (per Kei la musica per Kashino la velocità), i genitori della protagonista che non vogliono che stia con il protagonista, la ragazza Terzo-incomodo che cerca in ogni modo di conquistare il protagonista arrivando a farsi del male etc etc come se in mars l'autrice avesse ripreso i fattori chiave di three e li avesse sintetizzati e riorganizzati meglio. Infatti in three alcuni passaggi mi sembrano un po' forzati mentre in mars ogni azione sembra naturale, in linea con la psicologia del protagonista.
La cosa che però mi ha dato più fastidio sono stati alcuni dialoghi che si ritrovano identici anche in mars come la protagonista che inizia ogni frase con “ma una come me... “ o ad un certo punto in cui dice qualcosa tipo “ è sorprendente che malgrado l'uomo soffra così tanto non riesca a rinunciare ai suoi bisogni vitali”.