Ancora stento a credere di avere tra le mani il primo volume in italiano di Nodame Cantabile e poterlo commentare in questa discussione
Dunque dunque, prima di entrare nel vivo dell'intervento, una piccola nota ancora sull'edizione e poi non toccherò più l'argomento XP: avrete sicuramente letto o comunque sarete certamente incappate in tutte le mie lamentele e lagnanze varie a riguardo nel topic della Star in Case editrici; ebbene ammetto che, tutto sommato, non ci è andata poi così male. La carta mi ha fatto una buona impressione: è bella spessa, così non rischiamo di vedere le tavole dietro XD, e nemmeno bianca accecante. La stampa è nitida. Niente di eccelso ma qui siamo un pelo sopra le solite edizioni della Stella, imho.
Ed ora il manga. Nodame Cantabile è una serie frizzante, divertente, ben costruita e con personaggi interessanti, particolari e che strappano tante, tante risate. Nodame è buffa e simpaticissima, davvero comica. Ogni suo gesto, ogni sua parola, provocano sbotti di risa incontenibili (
la camera-spazzatura, i suoi balletti assurdi, le tecniche di seduzione ecc.
)E' stravagante, genio creativo allo stato puro. Chiaki è all'opposto: ragazzo brillante ma metodico, piuttosto puntiglioso e critico. L'affinità tra i due scatta all'istante e
Nodame, inconsapevole, diventa uno stimolo per quello che all'inizio del volume era effettivamente un inetto, come gli aveva rimproverato la ex, Saiko.
L'incontro con Nodame e poi Mine
ha subito un effetto positivo in Chiaki. Il sogno dell'allievo di Viera è diventare direttore d'orchestra, ed in entrambe le occasioni in cui si è trovato ad assistere i due "parassiti" al piano e al violino, oltre che imparare ad esser meno intransigente e lasciar scorrere liberamente la musica dentro di sè, ha messo alla prova le sue doti e abilità nel campo. Io l'ho trovato un attimo insegnante e me lo son figurato bene di fronte ad un'orchestra.
La storia non mi è completamente nuova, avendone guardato il drama, ma resto curiosissima di leggerne il prosieguo anche su carta.
Mi spiace però per i "mukya" e i "gyabo", che qui non compaiono