Parto col dire che Love Me Knight è da considerarsi un must per tutte le appassionate di shoujo e che quindi straconsiglierei, ma dal momento che un commento non deve esser solo “bello/brutto” ecco qui qualche considerazione:
Non ho risentito affatto la pressione dei “disegni arcaici”, che non hanno in alcun modo reso la mia lettura più pesante, ma questo probabilmente lo devo al fatto di aver letto poco prima un manga degli anni ‘50 (Kimba), dove i disegni non avevano neanche un’aria vagamente nipponica..eheh..
Dell’anime, avendolo visto ormai tanto tempo fa ricordavo veramente poco e questo sicuramente è positivo per apprezzare un manga senza fare eccessive comparazioni, se non altro però posso dire che le modalità con cui Yaeko incontra Hashizo e Giuliano ed in seguito Go, sono molto meno “shoujo con protagonista sbadata che sbatte nelle persone a caso” e più realistiche
Nel complesso invece, mentre i primi numeri sono molto carichi di episodi teneri ed emozioni capaci di far venire gli occhi a cuoricino, dalla seconda metà si osserva un po’ di calo, per arrivare ad una fine forzata e sbrigativa, niente contro tale conclusione, ma non nel modo in cui ci è arrivata l’autrice!
Parlando apertamente, mi pare assurdo che una ragazza decida di sposarsi quando fino ad un attimo prima non sapeva neanche se ritenersi innamorata dell’uno o dell’altro! Un finale più amaro in cui Yaeko sceglie di stare con Ryotaro, malgrado abbia provato sentimenti molto intensi per Go in passato sarebbe stato molto più appropriato, visto che le sue incertezze si protraggono fino al capitolo conclusivo..
Parlando invece dei personaggi , Yaeko è la tipica e atipica protagonista un po’ ingenua ed influenzabile, Go, che spesso andrebbe fatto santo solo per il fatto di continuare a starle dietro malgrado tutto, alterna fasi di miele a fasi di sale (questo è un commento positivo!!), Hashizo anche se rappresenta l’espediente per mezzo del quale si verificano praticamente tutte le situazioni più o meno intense del manga, spesso fa desiderare la sua assenza comportandosi da vecchia pettegola e ficcanaso, Ryotaro forse è il personaggio di Love Me Knight che ho apprezzato maggiormente e trovo che abbia una caratterizzazione superiore a quella dei personaggi principali, un altro personaggio che trovo ben riuscito è Sheila, mentre Satomi dopo il primo volume è quasi inesistente (nell’anime lo ricordavo molto più determinante, ma forse mi sbaglio :/) e Giuliano è ADORABILE *^*
In sostanza, nonostante shoujo più moderni possano avere narrazioni più imprevedibili e meno stereotipi, Love Me Knight è un manga che merita di essere letto, fosse anche solo per l’effetto nostalgia