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| CITAZIONE (Nuzzi @ 27/11/2011, 12:28) CITAZIONE (Todo @ 27/11/2011, 12:06) Mi rendo conto che la Shueisha pubblica sempre la medesima roba, solo mi chiedo perchè in Giappone anche i più grandicelli (o grandicelle) hanno la possibilità di adeguare la loro età a manga diversi e più adatti, invece qui da noi c'è sì e no uno/due titoli seinen o josei o chiamateli come volete... tutto qui. Il mercato dei manga in Italia è ancora prevalentemente mirato all'età 10/16 anni sia per maschietti che per femminucce. Era solo una considerazione la mia, anche io ho forgiato la mia conoscenza "mangosa" con la Yoshizumi, Ribbon e compagnia bella. Ma sono titoli che non reggono molto il passare del tempo e dell'età (insomma non sono Tezuka per capirsi...) ed è normale che uno poi voglia leggere anche altro. Il problema è che quando un editore prova a portare titoli più impegnativi, questi non vendono! Quindi è naturale che la stragrande maggioranza dei titoli che giungano da noi siano per la fascia di età "scolare" chiamiamola così, perchè è l'unica che vende e che quindi permette alla casa editrice di non fallire Sì, immaginavo che la spiegazione fosse di carattere commerciale, ma deve esserci un modo per aprire il mondo dei manga anche a persone che non vanno più alle scuole medie e magari hanno voglia di cimentarsi con qualcosa di diverso... Basta volerlo e per 100 titoli per bimbe se ne propone uno "valido" per adulti e non penso che questo manderebbe a gambe all'aria una casa editrice.... Io stesso sono riuscito a far leggere a mia madre qualche manga della Saito. Pensare.... lettura all'orientale, per lei cosa nuova, fumetto che non vuol dire per forza pokemon... alla fine era pure soddisfatta di quello che aveva letto...! Gran soddisfazione! Per farla breve, è vero che il mercato offre quello che gli si richiede (e che vende!), ma è vero anche che la gente legge quello che il mercato gli propina....
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