Ho terminato anche io la lettura di questo volume unico e ancora una volta mi devo inchinare virtualmente di fronte alla maestria della Ashihara, capace di creare brevi storie che, nonostante le poche pagine, ritraggono personaggi e sentimenti in gioco con una completezza, profondità e una abilità ammirevoli. A voi è piaciuta la seconda storia, "Nora di dicembre", che ho apprezzato molto per la malinconia( che poi è un pò la cifra di questa mangaka), il mistero , il soprannaturale
( il fantasma della gatta che guida i due ragazzi verso il proprio cadavere)
, il fiabesco
( la casetta che quasi sembrava un dolce con tetto,porta e finestre, tutta rosa confetto, gli abiti stile Vittoriano tutti pizze e trine)
e i gatti
ma è stata quella d'apertura e che dà il titolo alla raccolta, "La luna e il lago", che più mi ha emozionata. Sarà stato per
questo riferimento all'ambito letterario, alla scrittura e come la trasposizione su carta di un avvenimento possa andare al di là, modificando, la realtà dei fatti; come si possa lasciare che sia la tua grande passione a parlare al tuo posto e confessare i veri sentimenti. Per questo e perchè ancora una volta ci rendiamo conto di quanto amare significhi dolore e gioia; di come due donne possano essere unite da uno stesso e triste destino: essere amate da un unico uomo e vivere senza sapere con certezza cosa l'ha spinto ad allontanarsi, che cercava nell'altra e come per entrambe fosse, infine, impossibile raggiungerlo completamente.
Come al solito la Ashihara riesce a trasmettere, senza parole,magnificamente tutte quelle emozioni che provano di volta in volta i suoi protagonisti: bastano una sequenza di sguardi, una luna sospesa magicamente sopra un lago splendente sotto la sua luce e siamo in grado di comprendere perfettamente ciò che sentono.
Sono pochi, lo ammetto, i volumi unici che ho letto e in larga parte sono i suoi, per cui non posso dire che sia in assoluto la più brava, di certo però rientra di tutto diritto nella categoria di quelle mangaka che anche nella brevità della loro opera riescono ad infondere tutto ciò che danno in serie più lunghe.
Non potrei e non saprei neanche dire se preferisco La luna e il lago a Sos o La forma delle nuvole però sicuramente, e per l'ennesima volta, ho apprezzato lo stile e la narrazione di un'autrice che, ormai lo so, se continua su questa strada difficilmente potrà deludermi.
Un'ultima cosa: non ho trovato riscontro, nel volume, di quel che casa Plama diceva introducendo la raccolta,e cioè che la Ashihara si fosse ispirata ad un romanzo della Yoshimoto. Ora, io la Yoshimoto la leggo, magari qualche opera mi è sfuggita ma non ricordo comunque storie simili a queste due. Mi chiedo: si tratta di uno scritto inedito in Italia o è una panzana?
CITAZIONE
qndi come voi ank'io spero ke presto pubblicheranno qlcos'altro di qsta bravissima autrice, ke in poke pagine è capace di toccarti il cuore e lasciare il segno!!!!
